Varietà (allium cepa) coltivata esclusivamente nelle fertili campagne banaresi, la cipolla di Banari si presenta con bulbi grossi e piatti, il cui peso varia dai 400 grammi a oltre 1 kilogrammo.
Le tuniche esterne sono di colore paglierino-dorate (da qui l’appellativo dorata), mentre l'interno è avorio brillante. Di sapore particolarmente dolce, si presta a svariati usi in cucina, come contorno o piatto unico.
La semina avviene in semenzaio verso la metà di agosto: la terra deve essere preparata con letame maturo e abbondanti innaffiature; dopo 60 giorni si procede con il trapianto. La raccolta, infine, inizia il luglio successivo. Si conserva per alcuni mesi in ambiente buio e asciutto (luglio/dicembre).
A Banari, la cipolla è presente in varie forme e aspetti: come scultura di bronzo o protagonista assoluta delle tele del Maestro Carta, in qualità di ingrediente principe dei prelibati piatti de Sa Casara e, ovviamente, come ortaggio nei poderi dei vari coltivatori.
A lei sono dedicati due importanti eventi annuali: la Sagra della Cipolla, organizzata a metà luglio dall’associazione culturale Cipolla Dorata di Banari, recentemente costituitasi, e la Rassegna Agroalimentare L’Arte che Ama la Terra, portata avanti dall’Amministrazione Comunale, la Fondazione Logudoro Meilogu e il tutor, volta a guardare con particolare attenzione alle produzioni del territorio. Non manca di presenziare perfino a Carrelas in Festa, in pieno dicembre, in alcuni stand dell'ormai decennale manifestazione.
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