Banari, il primo borgo della provincia di Sassari a far parte della grande famiglia BAI, è incastonato in un suggestivo territorio della Sardegna nord-occidentale, circondato da monti e altipiani di trachite rossa, chiamato Meilogu: alle sue spalle, la collina alberata Pala 'e Idda; a nord si eleva il monte Sa Silva mentre a sud è possibile ammirare il profilo di Monte Maiore e l’estesa Adde Manna. Numerosa la presenza di sorgenti e ruscelli, tant’è che, secondo alcuni studiosi, il suo stesso nome potrebbe derivare da ana’ry, ossia sopra i fiumi. Il paese conserva, inoltre, significativi esempi di architettura rurale come pinnetas, antiche domus de janas e impettiti nuraghi, i quali spiccano tra il verde delle querce, il giallo delle ginestre e il rosso pallido delle rocce. Trekking, corsa, meditazione… un paradiso per gli sportivi e amanti del relax!
Il ricco patrimonio storico-artistico non è da meno: il suo centro è un delizioso dedalo di stradine e piazze, abitate da sculture e murales, nelle quali non è difficile perdersi ma facile meravigliarsi! Montiju, Sa Carrelas de Sos Palattos coi suoi edifici signorili, la Fondazione Logudoro Meilogu, Sa Caminera, Sas Bovedas, le chiese, sala ‘e josso e sala ‘e supra: nomi descrittivi che rimandando a un passato glorioso, grandi risorse che strizzano l’occhio al presente.
Fondazione Logudoro Meilogu
Fondazione Logudoro Meilogu, col suo Museo d'Arte Contemporanea, è un'importante istituzione culturale riconosciuta con l'obiettivo di valorizzare e divulgare il patrimonio artistico e culturale nazionale, con particolare attenzione a quello sardo.
Il complesso monastico di Santa Maria di Cea sorge a pochi chilometri da Banari, in una fertile vallata attraversata dal Rio Biddighinzu e dal rio de S'Adde